Il plexiglass apre la porta alle energie rinnovabili…del futuro!
Oggi certamente quando si parla di plexiglass si pensa immediatamente a oggetti come espositori, bacheche, protezioni, portaoggetti da scrivania, accessori per la casa… in effetti il plexiglass è anche, e attualmente soprattutto, questo, così come anche arredamento moderno, parti di veicoli e imbarcazioni di lusso, particolari emozionali per l’illuminazione degli ambienti… ma oggi, grazie agli studi di due ricercatori, Sergio Brovelli e Francesco Meinardi, il plexiglass inizia a guardare ad utilizzi molto evoluti, potrebbe addirittura diventare uno dei componenti principali per la creazione di energia fotovoltaica! Si potrebbe commentare che è stata scoperta l’acqua calda, dato che i pannelli fotovoltaici esistono dagli anni 50. Si è vero, ingombranti, non sagomabili e rigorosamente neri, ma pensiamo alla versatilità e duttilità del plexiglass e iniziamo a correre un po’ in là con la fantasia, immaginiamo che le finestre di una casa diventino la sua principale fonte di energia, o il tetto di una auto che produce energia regalando agli ospiti anche la possibilità di ammirare l’esterno, come oggi accade con i tettucci in vetro… e ancora, pannelli di copertura di serre, anche colorati, o di impianti sportivi, fino a interi grattacieli! Iniziate ad intravedere quale roseo futuro si stia affacciando per questo materiale? Non siete i soli! Infatti questa ricerca ha ottenuto il giusto riconoscimento di interesse da parte di grandi gruppi che hanno deciso di investire in questa direzione.
Infine rende molto bene l’idea di dove si potrebbe arrivare, o addirittura partire, anche la fantasia non poi troppo remota dello stesso ricercatore Brovelli che immagina una panchina in un parco realizzata con questo suo tipo di plexiglass che fornirebbe oltre alla seduta, anche la funzione di caricabatterie per cellulare e accessori vari ai suoi ospiti in modo economico e assolutamente autosufficiente!
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